I club chiedono di presidiare alcuni temi fondamentali tra cui quello della credibilità e della reputazione, temi centrali per qualsiasi attività “imprenditoriale” e tanto più per un’attività che si confronta con la passione della gente. I rischi di tutte le patologie sociali che riguardano il calcio si possono contenere aumentando il livello di responsabilità e consapevolezza e migliorando proprio la credibilità e la reputazione.

Con questi presupposti, in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo, la Lega B organizza per il 3° anno consecutivo il Tour denominato “Regoliamoci – Le Regole del Gioco Pulito”, che ha fatto tappa oggi 16 marzo a Cittadella. A condurre i lavori Gianluigi Pocchi, Responsabile della Piattaforma di Responsabilità Sociale della Lega B, Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar, l’agenzia deputata dall’Uefa a svolgere attività di monitoraggio, di analisi dei flussi di scommesse e di dinamiche legali legate al match-fixing, presente tutta la squadra granata, lo staff e il Direttore Marchetti.

Nel pomeriggio relatori impegnati anche con la squadra Primavera e Under 17.

Lo slogan può realmente far capire il senso dell’impegno: “Regoliamoci” ovvero “diamoci una regolata”.

“Continueremo a portare avanti il percorso tracciato in questi anni per accrescere il livello di reputazione della nostra Categoria” – ha dichiarato Gianluigi Pocchi – “L’azione di contrasto al match fixing della Lega si articola in quattro fasi: la prevenzione, attraverso la formazione sugli aspetti etici, legali e sui risvolti commerciali derivanti dal fenomeno, il controllo, attraverso il monitoraggio a più livelli delle competizioni, -pre partita e live – la premialità, con la scelta da parte della Lega di valorizzare i gesti di fair play più meritevoli, e la sanzione, con la richiesta di inasprimento delle pene per i soggetti colpevoli di frode sportiva e raccolta abusiva di scommesse”.

Le 22 tappe del Tour rappresentano infatti un’occasione per rilanciare l’invito al Governo di portare avanti la proposta della Lega B – già fatta propria in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 3 settembre 2015 – relativa all’inasprimento delle pene, che prevede il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, dei beni che costituiscono il profitto della condotta illecita e la responsabilità anche in sede penale per le Società ai sensi del Decreto Legislativo 231 del 2001.

“Integrity Partner” del progetto è l’Istituto per il Credito Sportivo, al fianco della Lega B da diversi anni sui progetti infrastrutturali, etici e di valorizzazione dei giovani. “La frode sportiva va certamente rimossa e prevenuta con ogni mezzo dalla cultura sportiva”. – è il pensiero di Paolo D’Alessio, Commissario Straordinario ICS – “L’integrità del calcio garantisce non solo l’essenza del gioco stesso, ma ne tutela anche il valore economico. Per noi, che investiamo nello sviluppo dello sport, difendere il calcio dall’illecito sportivo promuovendone la correttezza, significa anche assicurarne l’indotto economico. I comportamenti dei calciatori e di tutti gli operatori del settore infatti influiscono in modo imprescindibile sulle Società e sulla loro capacità di restare competitive in un mercato complesso come quello del calcio. Come unica banca pubblica del Paese vogliamo poter contare su un sistema finanziario solido ed etico che sia proiettato al futuro.”