ATALANTA – CITTADELLA: 2-3

Marcatori: 25’ Fasolo, 47’ Mazzocchi, 57’ Fasolo, 70’ Selmin, 83’ Mazzocchi.

ATALANTA: Mazzini, Alborghetti (73’ Ghidini), Ogliari (51’ Zambataro), Melegoni, Marchetti, Bastoni; Tomas (41’ Mallamo), Bolis (58’ Bramante), Mazzocchi, Capone, Migliorelli (73’ Seck). A disposizione: Bianucci, Alari, Rota, Del Prato. Allenatore: Andrea Del Cinto

CITTADELLA: Scomparin, Praticò (47’ Zonta), Volpato (50’ Sanavia), Gatto, Varnier, Selmin; Maniero, Velardi (64’ Moretti), Fasolo (71’ Pattarello), Stefani (59’ Celestre), Fulchignoni (53’ Manente). A disposizione: Niero, Djibril. Allenatore: Massimiliano Lucchini

Ammoniti: 33’ Velardi, 63’ Manente.

Direttore di Gara: Mattia Cazzaniga (Sezione di Lecco).
Assistenti: Alex Espero (Sezione di Bergamo) – Alessandro Baracchi (Sezione di Bergamo).

 

Gli Allievi Nazionali A e B di Mr. Lucchini espugnano la fortezza atalantina di Zingonia.

E’ un risultato complessivamente meritato, avvenuto al termine di una partita intensa, a più facce, che testimonia, se ancora ce ne fosse il bisogno, il fascino straordinario del gioco del calcio, in cui non esistono risultati scontati.

Tempo grigio, incerto sopra i magnifici impianti di Zingonia. Pronti-via e l’Atalanta, partiva a testa bassa, con azioni veloci, ficcanti e fresche di fantasia e brillantezza.  Il Cittadella subiva, il centrocampo non filtrava, l’apparato difensivo, soprattutto sulla parte destra appariva in grandissima difficoltà e le azioni pericolose atalantine fioccavano, minacciose. Gli esterni d’attacco orobici, Tomas e Migliorelli, creavano superiorità numeriche a iosa sulle fasce, mentre i sapienti movimenti centrali di Mazzocchi e Capone disorientavano la forte coppia centrale difensiva granata. Il goal sembrava ad ogni minuto maturo, ma un salvataggio difensivo all’ultimo tocco, l’imprecisione, la scarsa concretezza degli attaccanti bergamaschi, sommate alla giornata di particolare grazia di Scomparin, mantenevano il risultato in equilibrio fino al 25’, minuto del primo angolo granata. Scambio intorno all’angolo, palla sui piedi sapienti di Maniero, i difensori bergamaschi preoccupati di controllare il veemente movimento dei difensori centrali granata sul primo palo, si dimenticavano del più piccolo degli attaccanti avversari, Fasolo, che scivolava astutamente sul secondo palo e tutto solo infilava di testa l’incolpevole Mazzini. La partita era comunque tutta da giocare e l’Atalanta si ributtava con coraggio e veemenza in attacco. Un paio di punizioni dal limite con deviazione precisa di Scomparin in angolo, un colpo di testa di poco fuori e un paio di mischie in area era tutto ciò che l’Atalanta riusciva ad ottenere. Al 1° minuto di recupero, Mazzocchi scattava sul filo del fuori gioco e si presentava da solo davanti a Scomparin. Bravissimo il portiere granata, che rimanendo in piedi fino all’ultimo, ipnotizzava l’attaccante orobico, deviandogli la conclusione con il piede in angolo. L’arbitro decideva di non far battere l’angolo e mandava tutti negli spogliatoi.

Inizio del secondo tempo sulla falsariga del primo, con l’Atalanta ancora in pressing alla ricerca del pareggio. Mazzocchi segnava il pareggio dapprima in fuorigioco al 43’, poi in modo regolare al 47’. Lucchini decideva i primi cambi, modificando l’assetto difensivo laterale. Tutti aspettavamo gli assalti bergamaschi alla ricerca di quel vantaggio fino a quel momento meritato e invece piano-piano il Cittadella ritrovava i suoi equilibri. La palla cominciava a scorrere fluida tra i vari reparti e l’asse della partita si spostava nella metà campo atalantina. Un paio di tiri da fuori, alcuni angoli, la sensazione che la partita avesse cambiato direzione. Poi, al 57’ su di un cross preciso, sempre di Maniero, era ancora Fasolo ad avventarsi sulla palla e a spingerla in rete da pochi passi per la sua prima doppietta e ormai unica del campionato. L’Atalanta accusava il colpo, ma soprattutto subiva la nuova organizzazione di gioco dei ragazzi granata. Al 66’ Celestre sparava alto da ottima posizione. Rispondeva Alari al 68’, con una conclusione pericolosa. Al 70’ il Cittadella chiudeva la partita e lo faceva al termine di una bellissima azione manovrata al limite dell’area. Scambio Fasolo, Maniero, palla a Selmin che calciava di destro in diagonale verso il palo alla destra di Mazzini. La palla carambolava sulla sua faccia interna, rotolando in rete per la terza marcatura del Cittadella. C’era ancora il tempo per una conclusione di Varnier, che liberatosi con movimento da bomber del suo avversario, sparava alto, per troppa violenza impressa al suo tiro, da posizione invitante. Al 3° dei quattro minuti di recupero, arrivava la seconda marcatura di Mazzocchi, che entrato in area, anticipava difensori e portiere con una furbesca puntatina di destro. Pochi secondi ancora e arrivava il triplice fischio e anche la notizia da Verona, che sanciva la vittoria del Chievo sul Brescia, che rendeva più che accettabile e tranquillizzante la sconfitta interna degli amici atalantini.

Fonte (www.zonacalciofaidate.it)