Marcatori: 68’ e 72’ Djibril.
CITTADELLA: Scomparin, Sanavia (52’ Praticò), Michieletto (69’ Boro), Gatto, Varnier, Fulchignoni (58’ Maniero), Selmin, Velardi (71’ Manente), Djibril (76’ Moretti), Stefani (66’ Lucon), Fasolo (73’ Celestre). A disposizione: Lovato, Volpato.
Allenatore: Massimiliano Lucchini.
ATALANTA: Mazzini, Stroppa, Seck, Melegoni, Marchetti, Bastoni; Ghidini, Zambataro, Capone, Tomas, Mazzocchi.
A disposizione: Latte, Alborghetti, Bramante, Ogliari, Rota, Favretto, Dossena, Nottoli, Bolis.
Allenatore: Sergio Porrini.
Direttore di Gara: Sig. Matteo Perissinotto (San Donà di Piave).
Assistenti: Barbara Pallaro – Nicola Vedovato (Castelfranco Veneto).
CRONACA.
Due magie di Nasif Djibril nel secondo tempo e l’Atalanta affonda.
Clima non freddo al Tombolato, ma umido penetrante. Mister. Lucchini, come ama spesso fare, rivoluziona la formazione, che pur bene aveva fatto a Milano, e cambia addirittura cinque giocatori su undici. Primo tempo equilibrato, senza squilli di sorta fino agli ultimi 5 minuti, quando prima Velardi calcia di un soffio alto una splendida assistenza di Stefani e un minuto dopo, quando Mazzocchi, con un tiro dalla distanza, coglie un fragoroso palo sulla destra di Scomparin, che forse devia impercettibilmente il pallone, di quel paio di centimetri decisivi per evitare la capitolazione.
Secondo tempo anch’esso equilibrato, dove assistevamo, per circa 20-25 minuti, solo ad un paio di conclusioni atalantine da fuori, che esaltavano le qualità acrobatiche di Scomparin. Il Cittadella giocava bene fino alla tre-quarti campo, fallendo poi regolarmente la precisione dell’ultimo passaggio. Il tutto fino all’entrata in scena di Djibril. Al 68’ furbescamente induceva all’errore un difensore atalantino, puntava veloce da destra verso la porta e con un tocco vellutato, quanto preciso, infilava Mazzini a mezz’altezza sul primo palo. Reazione violenta, istintiva dell’Atalanta, che pressava nella propria area il Cittadella. Uno-due al limite, Tomas si trovava quasi solo in area a tu per tu con Scomparin. Era prodigioso l’intervento in scivolata di Gatto, che arpionava il pallone, impedendo all’attaccante orobico il calcio a botta sicura. Un minuto dopo, il Cittadella chiudeva la partita. Era ancora Djibril, che dopo un’azione insistita in attacco, infilava in modo chirurgico, in diagonale, l’unico spicchio di porta non coperto dalle mani di Mazzini. Qualche mischia, qualche attacco generoso atalantino, dove ancora emergeva la grande solidità difensiva granata, la “standing ovation” alla sostituzione di Nasif e poi il triplice fischio finale.
Cittadella che raggiunge in classifica l’ Hellas Verona a quota 17 punti.
Il campionato ritorna ora l’11 gennaio con la sfida, sempre al Tombolato, tra Cittadella e Chievo Verona.